I meningiomi sono tumori benigni, che originano dalle cellule aracnoidee delle leptomeningi e rappresentano circa il 15-20% dei tumori intracranici. Sono più frequenti nelle donne e questo è dovuto al fatto che le sue cellule tumorali possiedono recettori per gli estrogeni ed il progesterone.
Il paziente tipo è quindi rappresentato da una donna tra i 50-60 anni. Si riscontrano più frequentemente nei pazienti che sono stati sottoposti a radioterapia, specie la vecchia radioterapia NON frazionata e NON sterotassica. Infatti la moderna terapia permette di centrare la lesione che si desidera combattere, con minore coinvolgimento delle strutture sane. Inoltre la stereotassia permette di centrare in tumore da molte direzioni diverse, infatti le radiazioni convergono sullo stesso punto ma attraversano parti diverse del cranio, le quali assorbono una quantità relativa di radiazioni molto bassa e quindi poco dannosa, riducendo il rischio di meningiomi o di radionecrosi tardiva come complicanza della radioterapia.
Non danno metastasi e crescono lentamente, tuttavia in alcuni casi possono avere un comportamento maligno a causa della loro sede, della loro massiva vascolarizzazione, della loro tendenza ad infiltrare localmente.
I sintomi sono dovuti alla compressione esercitata dalla lesione sulle strutture nervose e dall’effetto massa, si avranno quindi sintomi variabili in base al tipo di struttura nervosa compromessa.
Diagnosi
Alla TC il meningioma può apparire isodenso o iperdenso, spesso disomogeneo per la presenza di calcificazioni, ed associato ad erosione ossea circostante. Caratteristico è il dural tail.
Alla RM appare ipointenso in T1 e iperintenso in T2.
Terapia
La terapia è chirurgica e consiste nella rimozione della lesione, che presentando un piano di clivaggio (una distinzione netta tra parte sana e parte malata) non presenta solitamente difficoltà tecniche. Tuttavia quando la lesione ha infiltrato strutture nobili, si preferisce non effettuare una rimozione totale, ma lasciare un piccolo residuo adeso a queste strutture che potra poi essere irradiato o comunque controllato con RM seriate.
Quando il tumore all’angiografia mostra una massiva vascolarizzazione, è possibile privare il tumore della maggior parte del sul sostegno ematico per via embolizzatoria.
Il meningioma una volta rimosso non recidiva, tuttavia la presenza di necrosi, ipercellularità, intensa attività mitotica, ipervascolarità, pleomorfismo cellulare, sono predittivi di recidiva.
Possono essere suddivisi istologicamente in:
- transizionale
- cordoide (molto raro)
- sinciziale
- fibroblastico
In base alla loro sede anatomica possono essere suddivisi in meningiomi:
- parasagittali
- di convessità
- del tuberculum sellae
- di ala di sfenoide
- del bulbo olfattorio
- di falce
- del ventricolo laterale
- tentoriali
- della fossa cranica media
- dell’orbita
- spinali
- intrasilviani
- extracalvariali
- multipli