La Nevralgia del Trigemino è un disordine neuropatico del nervo trigemino che causa episodi di intenso dolore localizzato a occhi, labbra, naso, cuoio capelluto, fronte, aree cutanee esterne, dentatura e mucose interne della mascella e della mandibola.
Il nervo trigemino, è il quinto paio dei nervi cranici, è detto trigemino in quanto è costituito da tre branche nervose:
- I branca, Oftalmica
- II branca, Mascellare
- III branca, Mandibolare
Preferenzialmente la nevralgia trigeminale colpisce il lato destro, persone adulte (spesso pazienti con Sclerosi Multipla 2-3%, o con tumori dell’angolo ponto cerebellare 5-8%) di sesso femminile intorno ai 60-70 anni.
Le cause non sono state ben chiarite, infatti spesso è una nevralgia “essenziale” ovvero che insorge senza una causa apparente. Si è visto però che spesso alla base vi è un conflitto vascolo-nervoso tra il nervo e un vaso arterioso o venoso adiacente al suo decorso.
La malattia presenta un andamento caratterizzato da remissioni che durano anche per lunghi periodi e da riesacerbazioni.
Sintomi e Diagnosi
Il dolore insorge improvvissamente, in maniera violenta, ha una durata breve (meno di un minuto), è imprevedibile, lancinante come scossa elettrica; insorge sia spontaneamente che dopo il masticare, parlare, contatto sulla zona.
Il dolore si localizza sul territorio della branca interessata dal conflitto vascolo-nervoso. Spesso questo dolore viene confuso con il dolore dovuto a patologie odontoiatriche, infatti spesso i pazienti vengono sottoposti ad inutili estrazioni dentarie, poichè il dolore è appunto molto simile a quello provocato dal dentista quando tocca la radice del dente.
La diagnosi viene guidata dall’esame specialistico, e si basa sui sintomi caratteristici di questa patologia.
Terapia Medica
Si basa sull’uso di carbamazepina, fenitoina, baclofen. Con il passare del tempo il paziente risponde sempre meno a questi farmaci, quindi si è costretti a passare da un farmaco all’altro o ad associarli tra loro.
Terapia Chirurgica
Sono possibili vari tipi di approccio chirurgico:
1) Iniezione o avulsione delle branche periferiche, ovvero una delle branche del nervo trigemino viene sezionata o infiltrata con agenti neurolitici come l’alcool. L’infiltrazione dà un sollievo più limitato dal dolore rispetto alla sezione della branca nervosa
2) Rizolisi trigeminale o gasseriana, viene distrutto il ganglio di gasser per mezzo della termocoagulazione a radiofrequenze o comprimendo il ganglio con un palloncino o ancora con agenti neurolitici. Questa tecnica viene eseguita introducendo un ago nel forame ovale del cranio. L’uso di radiofrequenze dà ottimi risultati in termini di analgesia e di durata della stessa. Tuttavia il 25% dei pazienti sottoposti a questa metodica presenta una recidiva del dolore entro 5 annni.
3) Decompressione microvascolare consiste nella risoluzione del conflitto vascolo-nervoso alla base di questa patologia. Si interviene attraverso una craniotomia suboccipitale retromastoidea, e si raggiunge l’arteria cerebellare superiore, che è solitamente responsabile di tale conflitto, e si separa il vaso dal nervo introducendo del “materiale isolante” fra le due strutture.