La Stenosi Lombare è una patologia caratterizzata dal restringimento delle strutture ossee della colonna vertebrale con conseguente “strozzamento” delle strutture nervose da essa accolte.
In particolare, è ridotto il diametro antero-posteriore del canale midollare (che si dice stenotico quando il suo diametro scende sotto i 12 mm), e i recessi laterali come anche i forami intervertebrali appaiono stenotici.
Questa patologia ha può avere una duplice origine:
1) Primitiva: Congenitao di Sviluppo, ovvero il paziente già in età giovanile presenta un canale midollare stenotico, senza per questo essere sintomatico fin dalla nascita, ma si capisce bene come in questo caso i normali processi degenerativi, dovuti all’invecchiamento, causano più facilmente i sintomi rispetto ad un paziente che presenta un canale midollare congenitamente ampio, in cui anche una importante stenosi difficilmente causa la sintomatologia se non quando la stenosi e veramente importante.
2) Secondaria: degenerativa o senile, post-traumatica, secondaria ad interventi chirurgici (iatrogena), da osteopatia.
Nel sesso femminile prevale la forma degenerativa, mentre nel sesso maschile prevale a forma congenita.
Sintomi
I sintomi si manifestano solitamente intorno ai 50-60 anni, per interessamento,solitamente, delle vertebre lombari da L3-L4 o L4-L5.
L’esordio avviene spesso dopo un trauma, con forte dolore, di tipo diffuso, accentuato dal cammino e dal mantenimento della stazione eretta.
Caratteristiche:
- il paziente tende a camminare con il tronco flesso in avanti per alleviare il dolore
- claudicatio neurogena, con dolore agli arti inferiori, disestesie (sensazione di freddo, bruciore, crampi), debolezza muscolare.
- l’autonomia di marcia del paziente si riduce a pochi metri
- i disturbi si attenuano con il riposo a letto
Il disturbo è dovuto alla compressione delle strutture vascolo-nervose che impedisce la vasodilatazione necessaria quando aumenta la richiesta di ossigeno (come nel cammino protratto), che impedisce quindi l’aumento del flusso ematico.
Diagnosi
Radiologicamente si possono notare le alterazioni ossee responsabili della stenosi, riassumibili così:
- lamine più brevi del normale ed orientate prevalentemente in direzione sagittale
- ipertrofia e sclerosi delle apofisi articolari
- peduncoli di lunghezza ridotta
- osteofitosi dei corpi vertebrali
- restringimento dei forami intervertebrali, causato dalla riduzione dello spazio intersomatico e quindi dell’altezza del disco intervertebrale
- tutti i diametri (anteroposteriore mediano e interpeduncolare) appaiono ridotti, ovvero il canale midollare appare ristretto sia lateralmente che sagittalmente
- ispessimento dei legamenti gialli
Queste alterazioni ossee sono studiate molto bene con la TC.
L’RM evidenzia maggiormente la compressione a livello delle strutture nervose
Terapia
Il trattamento è nella fase iniziale, conservativo. Quindi sono indicati FANS, cortisonici, terapia riabilitativa fisica
Nel caso in cui il trattamento medico-fisico non risulti efficace o nel caso di deficit neurologici importanti e di sintomi invalidanti per la vita del paziente, la terapia è chirurgica, ovvero laminectomia e foraminotomia dei livelli interessati dalla stenosi.
Caso Clinico Esemplificativo